Pollo fritto in pastella, salsa agrodolce e le sue cipolle.
Suvvia ogni tanto è bello lasciarsi andare ad una gustosa frittura, a patto che sia fatta con olio buono e rigorosamente non impregnata d’olio, se la pastella è fatta bene e l’olio è buono il fritto resterà asciutto e croccante all’esterno.
La pastella si può fare in diversi modi, con questo pollo fritto in pastella vi propongo una pastella con la birra ed una salsa agrodolce un pò esotica con le sue cipolle, passiamo alla ricetta.
Ingredienti : Petto di pollo, verdure a scelta da friggere per accompagnare, cipolle, salsa di soya, aceto balsamico, zucchero, poco burro, tabasco, garam masala.
Per prima cosa preparare la pastella, semplicemente in un recipiente mescolare con una frusta farina e birra fredda di frigorifero, poco sale, chi non vuole usare la birra può usare acqua minerale gasata, deve risultare un composto cremoso, omogeneo nè troppo denso nè troppo liquido, una volta pronta riporre in frigo.
Tagliare il petto di pollo a cubettoni. Tagliare la verdura da far friggere a vostra scelta ( nel piatto in foto ho scelto le carote che restano croccanti )
Passiamo alla salsa agrodolce, per le dosi qui vi dovete regolare ad occhio assaggiando più volte in modo da renderla come più preferite, in una casseruola far sciogliere il burro, unire la cipolla tritata e farla soffriggere, unire lo zucchero e quando inizia a caramellare leggermente bagnare con l’aceto balsamico, salsa di soya, alcune gocce di tabasco, sale, una presa di garam masala e poca acqua, fate ridurre, assaggiate e aggiustate di sapore, filtrate. La salsa filtrata la servite sul piatto, col composto di cipolla che vi rimane farete una quenelles con 2 cucchiai e la servirete anch’essa sul piatto, magari adagiata su uno spicchio di pomodoro fritto.
Non resta che passare il pollo nella farina, squoterlo per bene in modo che cada la farina in eccesso, passate nella pastella e friggete. La pastella fatta in questo modo resterà molto croccante fuori e morbido il pollo dentro.
Ho trovato molto interessante e ben riuscito aggiungere al piatto il composto della salsa, è stato un caso perchè una volta fatta questa salsa e filtrata mi sono trovato il composto, l’ho assaggiato ed era ovviamente buonissimo ( dico ovviamente perchè altrimenti non sarebbe stata buona nemmeno la salsa ) fra l’altro abbiamo anche creato il contrasto croccante morbido, utilizzare il composto che rimane da certe salse filtrate è un sistema che penso di riutilizzare.
L’unico accorgimento per questo piatto è servirlo subito appena pronto.
Buon appetito.
Sono davvero admirativa perché la frittura non è une cosa che faccio bene. Ma, il tuo piatto mi fa encora vogla!
Buon giorno.
Noi abbiamo fatto la pastella con farina e birra per fare i fiori di zucca fritti (anche se ancora non abbiamo fatto il relativo post).
Il pollo sembra molto invitante!
Ciao,
Aiuolik
Talmente buono da leccarsi i baffi!! 🙂
Quando fate la pastella specie per friggere pollo, tacchino e verdure tipo melenzane o zucchine provate a mettere due gocce di grappa bianca..aromatizza molto e toglie quel retrogusto tipico delle uova.[SB]
Stefano grazie per la dritta, interessante e mai provato, la prossima volta lo provo.
Sig. Buso grazie per la dritta della grappa…
La reazione di Maillard…
Per effetto del calore si combinano gli zuccheri (i glucidi) e le proteine contenute nell’ingrediente rosolato. La crosticina scura che si forma durante la rosolatura è il risultato di questa combinazione, fenomeno che si chiama anche caramellizzazione, quella bella crosticina sul pane che lo rende odoroso ed appetitoso è da addebitare a questa reazione.
Mentre friggevo riflettevo e pensavo a Maillard nato nel 1878 e morto nel 1936 (forse per aver mangiato troppi fritti) che scoprì l’origine del buon odore dell’arrosto e di tutto ciò che viene abbrustolito… è un mito o ha contribuito a farci ingrossare il fegato?
tu che ne pensi???
ottimo, appena fatto. Comunque hai reinventato la tempura, con pollo invece di gamberi.